sabato 12 luglio 2008

..E non si cresce mai...


.. Uno dei miei maestri disse una volta che ciò che conta non è tanto l'età anagrafica, ma quanta strada si è percorsa negli anni. 
Ma, saggiamente, non disse mai cosa intendesse per "strada".
Era un docente universitario,giunto ormai sulla soglia dei settant'anni dopo  una vita intensissima alle spalle, matrimoni,separazioni, viaggi, incontri, pericoli,salvezze.
Quando ogni tanto andavo a trovarlo a casa, dopo avermi aperto in vestaglia, mi faceva accomodare in salotto, per iniziare una di quelle conversazioni che potevano rapirmi per ore, senza mai accorgermi dello scorrere del tempo.
Spesso capitava che entrasse la moglie (ennesima), più giovane di lui, a ricordargli tutti suoi impegni, professionali e domestici,il più delle volte con un tono - nonostante la  mia presenza- di solenne cazziata.
Ma lui era così; adulto per forza nella prima parte della sua vita, adolescente per scelta nella seconda. Era divertente, scherzoso, prendeva in giro gli altri come se stesso, non si privava di commenti sulle donne, lo avevano costretto per malattia a smettere di fumare,ma lui ribadiva: "non ho smesso di fumare, ho smesso di fumare DAVANTI A MIA MOGLIE".
Per alcuni era un bravo docente, per altri era un esibizionista privo di limiti,invadente e cafone.
Era semplicemente se stesso.
Quando siamo piccoli, ci dicono che siamo intelligentissimi se impariamo a parlare prima degli altri, da grandi invece vorrebbero che stessimo zitti e ci mettessimo in fila con lo scorrere del tempo, accettando che c'è un tempo per tutto; non il MIO tempo,il tempo di tutti.
Mi sono reso conto che per noi non è possibile, il nostro tempo scorre per come gli gira, le lancette girano avanti e indietro a piacimento, e credo sarà sempre così.
La differenza è che non mi dispiace affatto, anzi ne sono davvero contento.

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