mercoledì 23 luglio 2008

..Giovanni ed il silenzio...


Giovanni è nato lì,vicino a quest'albero.
Non sa cosa sia la storia,essa lo ha sfiorato qualche volta,come quando la sua casa venne bombardata o quando vide passare un camion di ragazzi con fazzoletti rossi al collo,ma per lo più lui e la Storia si sono cordialmente ignorati.
Non so quanti anni abbia,come non so quanti ne abbia l'albero,so solo che entrambi ci sono da sempre,dai primi ricordi che possiedo.
Ho sempre vissuto quei luoghi pensando a due cose: al silenzio ed alle notti stellate.
Il silenzio che regna è fatto di suoni bassi,armoniosi,nulla sembra stonare,è un'armonia che diventa musica all'alba ed al tramonto.
Ma Giovanni non conosce neanche la musica, e ciò nonostante, con i suoi silenzi profondi, anch'egli suona magistralmente il suo strumento in questa grande orchestra.
Giovanni è parte del tutto,molto più che un individuo.

lunedì 14 luglio 2008

Tango...




E' da un po' che non scrivo,aspetto con impazienza di poter mttr le ftn sul blg,nel frattempo inserisco tra i video uno dei tango più belli che abbia mai ascoltato..

sabato 12 luglio 2008

..E non si cresce mai...


.. Uno dei miei maestri disse una volta che ciò che conta non è tanto l'età anagrafica, ma quanta strada si è percorsa negli anni. 
Ma, saggiamente, non disse mai cosa intendesse per "strada".
Era un docente universitario,giunto ormai sulla soglia dei settant'anni dopo  una vita intensissima alle spalle, matrimoni,separazioni, viaggi, incontri, pericoli,salvezze.
Quando ogni tanto andavo a trovarlo a casa, dopo avermi aperto in vestaglia, mi faceva accomodare in salotto, per iniziare una di quelle conversazioni che potevano rapirmi per ore, senza mai accorgermi dello scorrere del tempo.
Spesso capitava che entrasse la moglie (ennesima), più giovane di lui, a ricordargli tutti suoi impegni, professionali e domestici,il più delle volte con un tono - nonostante la  mia presenza- di solenne cazziata.
Ma lui era così; adulto per forza nella prima parte della sua vita, adolescente per scelta nella seconda. Era divertente, scherzoso, prendeva in giro gli altri come se stesso, non si privava di commenti sulle donne, lo avevano costretto per malattia a smettere di fumare,ma lui ribadiva: "non ho smesso di fumare, ho smesso di fumare DAVANTI A MIA MOGLIE".
Per alcuni era un bravo docente, per altri era un esibizionista privo di limiti,invadente e cafone.
Era semplicemente se stesso.
Quando siamo piccoli, ci dicono che siamo intelligentissimi se impariamo a parlare prima degli altri, da grandi invece vorrebbero che stessimo zitti e ci mettessimo in fila con lo scorrere del tempo, accettando che c'è un tempo per tutto; non il MIO tempo,il tempo di tutti.
Mi sono reso conto che per noi non è possibile, il nostro tempo scorre per come gli gira, le lancette girano avanti e indietro a piacimento, e credo sarà sempre così.
La differenza è che non mi dispiace affatto, anzi ne sono davvero contento.

martedì 8 luglio 2008

YIN E YANG


..Ieri sera, parlando tra amici, è venuto fuori un confronto che voglio condividere, il cui punto di partenza è la differenza tra la politica e la cosiddetta antipolitica, quindi Berlusconi e Grillo, Yin e yang.
Nella filosofia orientale il concetto di contrapposizione appartiene all'ordine delle cose, giorno-notte, luce-buio, uomo-donna; non esiste bene o male, ma positivo e negativo. Manca quindi ogni valutazione moralistica, retaggio di alcune religioni di massa.
Nel nostro paese oggi sembra si stiano creando due poli, che- a sentire chi si fa promotore di questa distinzione- vede da una parte gli onesti, coloro che lottano per un mondo migliore ( Grillo ed i suoi gruppi e meetup), e dall'altra i "politici" corrotti,disonesti,golpisti (Berlusconi su tutti), una visione che tanto ricorda molte fiabe che ci leggevano quando eravamo bambini.
Ho letto recentemente un libro sulla struttura delle fiabe, nelle quali la connotazione fortemente moralistica dei personaggi ha la funzione di renderle comprensibili a bambini che, in quella fase del loro sviluppo, sono "eteronormativi", cioè non hanno ancora sviluppato quel senso critico che ci permette di andare oltre al dogma di buono o al cattivo trasmesso dai genitori.
I messaggi che ci arrivano oggi sono più o meno strutturati allo stesso modo: io sono il buono, lui è il cattivo. 
Oggi il buono in senso assoluto si chiama Grillo, il cattivo in senso assoluto si chiama Berlusconi; ma dal momento che- seppur con nostalgia- ho superato l'infanzia,ed in parte anche l'adolescenza, vorrei applicare il mio senso critico a questa fiaba per adulti.
Partiamo dal principe azzurro: certamente nella sua vita ha dato un grandissimo contributo all'informazione, ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica su energia,economia,comunicazione; ha fatto ridere tanta gente, incluso il sottoscritto. Ma ha anche mandato allo sbaraglio migliaia di persone, presentandosi come leader,invitando alla costituzione di liste civiche- che significa investimento di tempo e denaro- e poi ha invitato a non votare; ha organizzato il V-day il 25 Aprile, di fatto disconoscendo una riccorrenza per la quale molta gente ha dato la vita, fa pagare 70 euro per partecipare ai suoi spettacoli, è stato condannato per omicidio colposo.
Passiamo al Drago: resta dubbia la vera ragione della sua entrata in politica, spesso crea leggi ad personam, continua a tenersi rete 4 in barba alle sentenze comunitarie, si pensa che abbia finanziato i socialisti negli anni '80.
Ma ha anche introdotto la tv commerciale in Italia, ha dato migliaia di posti di lavoro, è riuscito a creare profonde amicizie a livello internazionale con i leader dei blocchi contrapposti, in qualche modo contribuendo alla distensione generale; inoltre ha ottenuto il consenso della maggior parte dei cittadini in libere elezioni.
Lo Yin e lo Yang, le contrapposizioni fisiologiche, nient'altro. 
Due faccie di una medaglia culturale di un Paese ancora giovane, che lentamente sta sviluppando il senso critico; ma a impedire questo processo ci sono i genitori Politica e Antipolitica che- come molti genitori- cercando di mantenere il cordone ombelicale, il legame di dipendenza con i propri figli. Ecco il senso della fiaba che ci raccontano: il principe buono vince,e con  lui il bambino buono avrà il premio. Il drago muore, ed il bambino cattivo avrà il carbone.
Ma del bambino che ha il diritto di crescere e diventare uomo neanche l'ombra.

lunedì 7 luglio 2008

COME INIZIARE?




Nel corso degli anni mi è spesso capitato di dover scrivere lettere a persone che avevo appena conosciuto e che non avrei rivisto per molto tempo,ed allora la lettera diventava l'unico modo per mantenere una vicinanza, perchè rappresentava per chi la scriveva la consapevolezza dell'importanza della relazione, per chi la riceveva un pensiero,una presenza.
Con la nascita delle e-mail in qualche modo il rito si è molto semplificato, come pure- a mio modesto parere- anche i rapporti umani, con l'inevitabile- e paradossale- aumento delle distanze che ci separa dagli altri.
Il terzo passaggio tecnologico- uno dei miei maestri mi fece comprendere la differenza tra progresso e tecnologia- si chiama blog, spazio libero di comunicazione con il mondo, o almeno con quella parte che,sfogliano le milioni di pagine del diario globale, giunge alla tua.
Per carattere mi piace mettermi alla prova, cercare di sfruttare al massimo le innovazioni che ogni giorno ci arrivano a velocità "smodata" (Balle Spaziali,Mel Brooks"), cercando di limitare la nostalgia per i cari penna,francobollo e busta.
In questo spazio che ho deciso di creare, nei limti delle mie capacità di webmaster(?!), spero di condividere un po' delle mie esperienze,dei miei pensieri e delle mie sensazioni, in ciò seguendo l'idea che la nostra vita è un manuale per quanti percorrono le nostre stesse strade, e che grazie ad esso possono evitare buche, ingorghi, strade senza uscita. E questo è progresso,come disse il mio maestro.
Non ho volutamente scritto con chi lo condividerò,e questo è certamente l'aspetto più triste della globalizzazione; siamo tutti nello stesso infinito mare, e molti di noi transiteranno senza che nessuno si accorga mai di loro.
Una volta la lettera aveva un destinatario,un solo lettore; oggi ci apriamo a tutti,e quindi potenzialmente a nessuno.
Buona lettura.